Vicenza ha più fame, Virtus k.o.: serve un altro sforzo per i playout

Ragusa non riesce a colmare il divario accumulato all’intervallo e cede sul campo della Civitus: 82-66. Il penultimo posto rimane a una sola vittoria La buona notizia è che i playout rimangono a un tiro di schioppo; quella cattiva è che la Virtus, con Vicenza, incassa la terza sconfitta di fila. Nel match valido per la 35.ma giornata del campionato di Serie B Old Wild West, la Civitus si impone per 82-66 dopo una gara in cui Ragusa perde il filo nella prima metà del secondo quarto, senza ritrovarlo mai più. Con tre giornate al termine della regular season (e due partite in casa contro Mestre e Casale Monferrato), la Virtus deve difendere quattro punti di vantaggio su Saronno e la differenza canestri nel doppio scontro diretto. Poi servirà una sterzata per riacquisire l’intensità (mentale e tecnica) che l’avevano spinta fuori dal baratro a inizio marzo, con tre vittorie consecutive. La Virtus parte con Erkmaa, Kosic, Bertocco, Vavoli e Adamu in quintetto, ma Vicenza esce meglio dai blocchi: sul 7-0 Di Gregorio chiama il primo timeout. Erkmaa dopo 3’10” sblocca il digiuno della Virtus con una tripla, Ragusa si riporta quasi a contatto con due buone soluzioni nell’area: portano la firma di Vavoli e Adamu. Anche se le palle perse (cinque nella prima frazione) condizionano l’avvio e permettono alla Civitus di fare gara di testa. Vicenza doppia Ragusa con un libero di Ucles (16-8) ma la tripla di Kosic e il canestro di Vavoli restituiscono inerzia alla rimonta ospite: 18-13 al 10’. La squadra di Ghirelli trova ritmo e soluzioni in attacco e nei primi cinque minuti del secondo quarto eguaglia e poi supera l’intero fatturato del primo: nel parziale di 20-12 si distingue un super Almansi, autore di 13 punti (sui 17 complessivi). La Civitus trova il +17, prima della replica virtussina affidata a Gloria e Calvi (0-6 di parziale). Ma è ancora Gasparin a sganciare la tripla del 45-31 al 17’. L’attacco di Vicenza ha grande fluidità (20/32 dal campo), la difesa della Virtus ha poca consistenza: a metà gara conducono i padroni di casa (51-35). Erkmaa prova a caricarsi la squadra sulle spalle, con la tripla del -13 (55-42 al 23’). Ma è un fuoco di paglia, perché Vicenza mostra più fame, aggredisce il ferro con Nwohuocha e il tecnico a Bertocco complica ulteriormente i piani di Ragusa: Gasparin sigla il +18 dalla lunetta (60-42 al 25’). Calvi prova a dotare d’imprevedibilità l’attacco della Virtus, ma è coi secondi possessi che la Civitus allunga le mani sulla partita: da uno di questi arriva il quinto punto in serie di Da Campo, l’ex di giornata: 65-46. Kosic prova ad addolcire il passivo, ma al 30’ il gap è già troppo ampio: 67-49. Gloria spara le ultime cartucce della serata, ma la Virtus non dà mai l’impressione di ritrovare fiducia, sbagliando qualche scelta anche nella selezione dei tiri. Così Vicenza allunga fino al +23 e controlla senza patemi per tutto l’ultimo quarto, godendosi le ottime prestazioni di Almansi, Cucchiaro e capitan Gasparin. A Ragusa rimangono tre partite per l’aggancio ai playout: domenica prossima al PalaPadua arriva la Gemini Mestre. IL TABELLINO Civitus Vicenza-Virtus Ragusa 82-66 Civitus Vicenza: Carr 2, Cucchiaro 10, Da Campo 9, Ucles 9, Zovico, Gasparin 15, Marangoni 7, Nwohuocha 9, Vanin 4, Almansi 17, Cecchin, Beggio.All.: Ghirelli Virtus Ragusa: Erkmaa 8, Piscetta 2, Bertocco 6, Simon 5, Gloria 12, Vavoli 11, Kosic 11, Calvi 5, Adamu 4, Ianelli 2. All.: Di Gregorio-Valerio Arbitri: Foschini di Russi (Ra) e Forconi di Faenza (Ra) Parziali: 18-13; 51-35; 67-49. Note. Tiri da due: Vicenza 25/42, Ragusa 15/39; Tiri da tre: Vicenza 7/17, Ragusa 5/21; Tiri liberi: Vicenza 11/22, Ragusa 21/24; Rimbalzi: Vicenza 40, Ragusa 35; Palle perse: Vicenza 15, Ragusa 14.
La Virtus a Vicenza con una sola missione: conquistare i playout

A Ragusa manca una vittoria per la post-season. Ci prova sul campo della Civitus, che in casa è una squadra molto solida Il count down segna -4. Sono le gare che mancano al termine della stagione regolare. Dopo la sconfitta di Saronno nell’anticipo sul campo di Imola, alla Virtus basta vincerne una per assicurarsi il penultimo posto e, di conseguenza, l’accesso ai playout. Il vantaggio sulla Robur, infatti, è di quattro punti, ma c’è pure la differenza canestri a favore nel doppio confronto diretto. Domenica Ragusa farà visita alla Civitus Vicenza (palla a due alle 17). Il match è valido per la 35.ma giornata della Serie B Old Wild West. Nella gara d’andata la Virtus ottenne la prima vittoria in stagione dopo una partenza da incubo, con 4 k.o. consecutivi. Bertocco la guidò al successo per 67-62, realizzando 22 punti. Un girone e mezzo dopo Ragusa continua ad avere prestazioni altalenanti. Dopo l’ottimo periodo, conciso con tre vittorie, è arrivato il k.o. Interno contro Fiorenzuola e la sconfitta nel derby con Capo d’Orlando. A Vicenza non sarà facile: la Civitus è una formazione molto solida fra le mura amiche (record di 12 vittorie e 5 sconfitte in stagione), dove ha battuto anche corazzate del calibro di Treviglio. La formazione allenata da coach Ghirelli ha vinto tre delle ultime quattro gare. Almansi è il miglior realizzatore con 14,9 di media (in 28’ di utilizzo), mentre Ucles è stabilmente nella top five dei migliori rimbalzisti del girone (8,8 a sera). L’altra punta di diamante dell’attacco vicentino è Gasparin, che tira con il 42% da tre punti. Nella Civitus gioca anche l’ex di turno Mattia Da Campo. Ragusa quest’anno ha vinto partite di un certo peso in trasferta (Desio, Fiorenzuola, Saronno). La sfida con Vicenza arriva alla vigilia di altre due gare casalinghe contro Mestre e Casale Monferrato, prima della chiusura a Legnano contro i Knights. La gara di domani sarà arbitrata dai signori Foschini di Russi e Forconi di Faenza, entrambi in provincia di Ravenna, e sarà trasmessa in diretta streaming (per abbonati) sul sito e sull’app LNP Pass.
Ragusa parte forte, ma l’Orlandina non si fa intimidire e s’impone

Secondo k.o. stagionale per la Virtus nel derby con Capo: 87-76. Determinanti i quarti centrali e le triple di Jasaitis L’aria frizzantina del derby contagia la Virtus per il primo quarto e uno scampolo del secondo, poi Capo d’Orlando – quarta forza del campionato – trova solidità in attacco, si affida ai suoi migliori interpreti (Fresno e Jasatis su tutti) e si prende il controllo della partita senza più togliere il piede dall’acceleratore: nel match valido per la 34.ma giornata del campionato di Serie B Old Wild West finisce 87-76. I due quarti centrali, chiusi sul 45-30 per l’Orlandina, risultano decisivi quasi quanto la differenza abissale nelle palle perse (7 a 18). Ragusa, comunque, approfitta del k.o. di Saronno nell’anticipo con Casale Monferrato e, a quattro giornate dalla fine della regular season, mantiene quattro punti e il doppio confronto a favore sulla Robur. L’aggancio ai playout si avvicina. Erkmaa parte in quintetto e si rende subito protagonista con sette dei primi quattordici punti della Virtus. Gli altri sono appannaggio di capitan Vavoli, anche se il primo strappo deciso arriva con la tripla in transizione di Kosic: 10-17 al 5’. Quella dello sloveno è la prima di due “bombe” in fila, che permettono alla Virtus di controllare il rientro dei padroni di casa (6-0 di parziale con Fresno ispiratissimo). Nella seconda metà del quarto qualche incertezza offensiva di Ragusa, con Bertocco ancora all’asciutto, e l’ottima aggressività di Capo d’Orlando – prima Antonietti con un’azione da 2+1, poi Fresno – garantiscono alla Infodrive un altro sorpasso (26-22 al 10’). Erkmaa non perde la mano da lontano: 26-25. Gloria segna un canestro clamoroso allo scadere dei 24”, ma la Virtus rimane indietro un paio di giri sul piazzato di Antonietti: un brutto segnale al quale Di Gregorio rimedia con un timeout. Quando Ragusa non trova tiri aperti, l’attacco perde di fluidità e non sempre la difesa riesce a compensare il livello di energia mostrato da Capo, in progressivo aumento nel secondo quarto. La tripla di Barattini (39-31) apre una falla. Dal 39-35 la Virtus smette di fare le cose che sa fare, continua a non trovare bilanciamento fra le perse in attacco e la pressione difensiva, e subisce un parziale di 12-0: tripla di Jasaitis, contropiede di Markovic, tripla di Markovic, canestro di Moltrasio e altra penetrazione di Markovic. Kosic con il terzo centro dall’arco riavvicina la Virtus, ma il -13 è pesante rispetto a un inizio assai promettente. Dopo l’intervallo si riparte con una tripla di Erkmaa (51-41), ma Capo è più precisa sui due lati del campo: la penetrazione di Cecchinato aggiorna il massimo vantaggio sul 58-41 e certifica un altro passaggio a vuoto della Virtus. Ragusa per competere alla pari non può lasciare agli avversari il capitale offensivo di Bertocco, ma l’ala di Correggio è in difficoltà (0/7 a metà terzo quarto) e i compagni non hanno gli strumenti per sopperire. Ianelli segna il primo canestro della sua serata, al rientro dopo il k.o. di Saronno (era il 1° marzo); ma Jasaitis non perdona: due triple consecutive spaccano definitivamente la partita (67-48 al 27’). Ce ne sarà anche una terza per il +21 dopo il timeout. Al 30’ Capo controlla sul 71-52. Nel quarto quarto, in cui la Virtus risale fino a -14 senza però rimettere in discussione il risultato, arrivano buoni segnali da Ianelli (sei punti in fila) e Simon (un paio di triple). Bertocco limita il passivo con la tripla finale. La testa, però, è già a domenica prossima e alla trasferta sul campo della Civitus Vicenza, che potrebbe valere l’aggancio aritmetico alla post season. IL TABELLINO Infodrive Capo d’Orlando-Virtus Ragusa 87-76 Infodrive Capo d’Orlando: Moltrasio 6, Cecchinato 2, Antonietti 11, Markovic 13, Palermo 10, Jasaitis 19, Marini 10, Barattini 5, Galipò, Fresno 11. All.: Bolignano Virtus Ragusa: Erkmaa 13, Piscetta, Bertocco 12, Simon 8, Gloria 10, Tumino, Vavoli 9, Kosic 12, Calvi 2, Adamu 2, Ianelli 8. All.: Di Gregorio-Valerio Arbitri: Andretta di Udine e Occhiuzzi di Trieste Parziali: 26-22; 51-38; 71-52. Note. Tiri da due: Capo d’Orlando 24/45, Ragusa 15/38; Tiri da tre: Capo d’Orlando 7/22, Ragusa 12/26; Tiri liberi: Capo d’Orlando 18/24, Ragusa 10/11; Rimbalzi: Capo d’Orlando 34, Ragusa 40; Palle perse: Capo d’Orlando 7, Ragusa 18.
Fiorenzuola è più lucida di Ragusa e sbanca il PalaPadua in volata

Gloria sbaglia il tiro del pareggio. La rincorsa della Virtus ai Bees, terzultimi, si complica (-4). Finisce 68-70, ottimo Vavoli In un finale convulso, come tanti quest’anno al PalaPadua, la Virtus si arrende a Fiorenzuola 68-70 e vede allontanarsi l’aggancio al terz’ultimo posto in classifica, appannaggio dei Bees. Ragusa gioca una buona partita solo a tratti, sbaglia troppi tiri liberi (10/19), non è molto ispirata dall’arco (6/24 da tre) e alla fine soccombe di fronte alla maggiore lucidità degli avversari, che portano a casa l’intero bottino grazie all’ottima prestazione di Sabic, Voltolini e Bottioni (49 punti in tre). Alla Virtus, che interrompe il filotto di tre vittorie, non basta la superba prestazione di Vavoli, autore di 18 punti e 10 rimbalzi. Fiorenzuola parte aggressiva in difesa e bene in attacco, con Voltolini protagonista di cinque dei primi sette punti ospiti. La Virtus fatica a prendere le misure agli avversari, ma Vavoli è un fattore: un paio di rimbalzi offensivi del capitano di Ragusa vengono convertiti in quattro punti. La partita torna subito in equilibrio: 11-11 al 5’. Vavoli risponde alla tripla di Bottioni, poi Kosic porta a spasso la difesa di Dalmonte. La Virtus trova il sorpasso con un canestro dello sloveno (18-17) e mantiene un punticino al primo intervallo: 20-19 al 10’. Bottioni riporta avanti Fiorenzuola, poi s’iscrive alla partita anche Simon: la sua tripla vale il 26-24 per i padroni di casa. Dalmonte chiama timeout e la sua squadra ne esce rinfrancata. Sabic, fino a quel momento con la museruola (per la difesa di Simon), segna otto punti in fila, Colussa ci aggiunge una tripla dall’angolo e i Bees tentano la prima fuga ufficiale: 30-37. Il vantaggio ospite tocca il +8, la Virtus si aggrappa a Gloria per limitare i danni e va all’intervallo lungo con qualcosa da resettare, ma soprattutto con Bertocco alla ricerca del primo canestro (0/6 dal campo). Dopo l’intervallo i ritmi sono subito altissimi. Vavoli è il più pronto, anche a rimbalzo d’attacco. Ma la Virtus esaurisce immediatamente il bonus. Tre falli (in 2’) sono di Erkmaa, il secondo è sospetto e coach Di Gregorio si arrabbia: tecnico alla panchina. I Bees galleggiano fra gli otto e i nove punti di vantaggio, finché Simon e Gloria diventano protagonisti: il primo in difesa, l’altro in attacco. Ragusa sale d’intensità e piazza un parziale feroce di 12-0, chiuso da un gioco cumulativo da tre punti di Kosic: 50-46 al 25’. Il PalaPadua sale con la voce e con la spinta, trascinata dalla squadra che esibisce il suo volto migliore. La Virtus, però, lascia troppi liberi sul ferro, Seck rimette Fiorenzuola in linea di galleggiamento e poi sigla il nuovo sorpasso (52-54 al 28’). I Bees conservano una lunghezza di margine entrando nell’ultimo quarto di gara: 54-55 al 30’. La Virtus torna avanti con i liberi di Adamu, ma è appena cominciata una volata infinita, l’ennesima di questa stagione. Le premesse sono buone: Bertocco segna il canestro della liberazione, in transizione, da tre punti: 61-57. Ma gli attacchi diventano frenetici, specie quello della Virtus. La difesa tiene (Simon stoppa in altura), ma Fiorenzuola trova due pertugi dal perimetro e infila un parziale mortifero di 0-6 con Colussa e Sabic: 61-65 al 36’. Vavoli trova il -2, Sabic segna un gran canestro al limite dei 24”. Ragusa spreca un paio di possibilità per accorciare, non trovando costanza dal perimetro. Tutto il contrario della formazione ospite, che assesta un jab in pieno mento con Voltolini: 63-70 al 38’. Bertocco non si arrende e segna il -4, ma nel momento decisivo arrivano due perse sanguinose. Calvi accorcia con un piede sull’arco (68-70) ma a 10.9 secondi dalla fine servirebbe un miracolo. Ne arriva mezzo, cioè la persa di Sabic: il tiro di Gloria viene sputato dal doppio ferro e per Ragusa il terz’ultimo posto si allontana di nuovo. IL TABELLINO Virtus Ragusa-Fiorenzuola Bees 68-70 Virtus Ragusa: Erkmaa 3, Piscetta ne, Bertocco 7, Simon 3, Gloria 15, Tumino, Vavoli 18, Kosic 13, Calvi 5, Adamu 4, Ianelli ne. All.: Di Gregorio-Valerio Fiorenzuola Bees: Biorac 3, Galassi ne, Bellinaso ne, Colussa 6, Bottioni 16, Seck 8, Voltolini 16, Guaccio 2, Sabic 17, Negri 2, Redini ne. All.: Dalmonte Arbitri: Turello di Rivalta di Torino e Caneva di Collego (To) Parziali: 20-19; 32-39; 54-55. Note. Tiri da due: Ragusa 20/39, Fiorenzuola 12/31; Tiri da tre: Ragusa 6/24, Fiorenzuola 9/30; Tiri liberi: Ragusa 10/19, Fiorenzuola 19/21; Rimbalzi: Ragusa 45, Fiorenzuola 36.
Di Gregorio: “E’ il tempo delle conferme”. Arriva Fiorenzuola

La Virtus affronta al PalaPadua una diretta concorrente per la salvezza. Il coach: “Servono mente libera e grande applicazione”. Si gioca domenica alle 17 La 33ª giornata del campionato di Serie B Old Wild West vedrà la Virtus Ragusa affrontare i Fiorenzuola Bees in una gara importante per entrambe le formazioni in ottica playout. Il match si disputerà al PalaPadua domenica pomeriggio (palla a due alle 17). Ragusa è reduce da un filotto di tre vittorie consecutive prima della pausa per la Coppa Italia: l’ultima, contro Agrigento, ha dimostrato i progressi della squadra sotto il profilo caratteriale. La formazione dei coach Di Gregorio e Valerio non ha avuto passaggi a vuoto nel corso dei 40’, e ha sempre controllato il potenziale rientro dei “cugini”. Con una vittoria Ragusa aggancerebbe e sorpasserebbe in classifica Fiorenzuola al terz’ultimo posto, complice la vittoria del match d’andata, in trasferta, per 83-59 al PalArquato. Dopo questa sfida ne mancheranno altre cinque alla fine della regular season. Anche Fiorenzuola, però, è reduce da un ottimo momento di forma: 4 vittorie nelle ultime 8 gare, l’ultima sull’Az Pneumatica Saronno. Il play croato Emir Sabic garantisce 14,2 punti di media a sera. A cui si aggiungono gli oltre 11 di Andrea Colussa, che tira con il 44% da tre punti in stagione. I Bees sono la squadra meno prolifica del girone (appena 71,4 punti a partita), Magaye Seck invece è il secondo rimbalzista offensivo del Girone A (3,6 di media) dietro Marcius di Treviglio. “Ci siamo allenati tanto e domenica – dice coach Massimo Di Gregorio – dovremo essere bravi ad arrivare con la mente libera e mettere in campo quello che abbiamo preparato durante la settimana. Per farlo dovremo avere un livello di concentrazione altissimo, e fare tanta fatica sia a livello mentale che fisico tutti i quaranta minuti. In vista del finale di stagione dobbiamo ripartire dal livello di competitività e di attenzione che abbiamo raggiunto nelle ultime tre settimane e provare a mantenerlo”. La sfida contro Fiorenzuola, in programma eccezionalmente alle 17, sarà trasmessa anche in live streaming sul sito e l’app LNP Pass. Gli arbitri dell’incontro sono Turello di Rivalta di Torino e Caneva di Collegno (TO).
Kosic fiacca Agrigento, la Virtus trionfa nel derby e piazza il tris

Ragusa sovverte i pronostici e si prende lo scalpo dei “cugini” al termine di una grande partita: 79-69. Lo sloveno segna 20 punti Per Ragusa arriva la terza vittoria di fila, dopo quella della svolta a Saronno e il successo di domenica scorsa su Piacenza. E’ la prima volta che accade in questa stagione, ma la Virtus dimostra – in una gara dal pronostico scomodo – di aver fatto passi da gigante sotto il profilo tecnico e caratteriale. Nel match valido per il recupero della 28.ma giornata di campionato della Serie B Old Wild West, la squadra dimostra di essere all’altezza dei “cugini” (reduci da 8 vittorie nelle ultime 10) già nel primo quarto, quando tocca il +14 grazie a un ottimo Kosic (20 alla fine). Agrigento rimonta fino a -1, ma la coesione della Virtus imbriglia l’attacco della Moncada e nell’ultimo parziale le garantisce lo scatto decisivo. Finisce 79-69. Con questa vittoria la squadra di Di Gregorio e Valerio si stacca in maniera decisa dall’ultimo posto di Saronno (+4 e vantaggio negli scontri diretti) e si riporta a due lunghezze da Fiorenzuola, che domenica 23 marzo sarà di scena al PalaPadua in un altro scontro diretto. La Virtus impatta bene il match, solida in difesa e concreta in attacco, sulla spinta di Gloria che firma il 13-6 al 5′. Martini interrompe il parziale di 6-0 ma, nonostante il timeout chiamato da Quilici, l’inerzia non cambia. Capitan Vavoli incrementa il gap con due buoni centri dalla media, seguito ancora da Gloria, protagonista nel pitturato (19-8). L’ottima difesa di Calvi scalda il PalaPadua formato derby. Al 10’ il punteggio è 24-11. Il copione cambia nella seconda frazione di gioco, aperta dal reverse di Vavoli. La Fortitudo alza il ritmo, presidia sottocanestro e soprattutto trova continuità offensiva (31-21). Con i lunghi in difficoltà, sono Kosic e Erkmaa a rispondere presente, concedendo ossigeno ai compagni, ma la rimonta di Agrigento sembra inevitabile. Piccone e Scarponi ingranano la marcia e riducono il divario (38-33). Morici, preciso ai liberi, accorcia ulteriormente. Alla pausa lunga un solo possesso pieno divide le due squadre (4-13 di break nella seconda metà della frazione). La Virtus non si arrende. Sono Bertocco e Vavoli a ricacciare indietro la Moncada che risponde con Scarponi e Disibio. Il botta e risposta entra nel vivo, con i virtussini ad opporre una strenua resistenza nonostante i tre falli di Vavoli, Bertocco e Simon ed a rispondere colpo su colpo a Scarponi e compagni. Con Agrigento a -1 (e possesso), è Calvi a mettere il 58-55 sul terzo gong. Bertocco e Simon da dietro l’arco proseguono il parziale (64-55 al 31’) che costringe Quilici all’immediato minuto di sospensione. Morici segna da lontanissimo, Calvi accetta la sfida e lancia il nuovo affondo degli iblei. Adamu si iscrive a referto e Kosic infila la quarta tripla personale, portando Ragusa al nuovo +10. In un finale in crescendo, la Virtus trova nuove energie ed incrementa il vantaggio (75-62) per poi contenere gli ultimi disperati tentativi della Fortitudo. IL TABELLINOVirtus Ragusa-Moncada Energy Agrigento 79-69Virtus Ragusa: Erkmaa 2, Piscetta ne, Bertocco 16, Simon 8, Gloria 12, Tumino, Vavoli 10, Mirabella ne, Kosic 20, Calvi 9, Adamu 2, Ianelli ne. All.: Di Gregorio-ValerioMoncada Energy Agrigento: Rizzo ne, Orrego ne, Caiazza 2, Piccone 8, Scarponi 22, Martini 14, Chiarastella ne, Morici 11, Francesco ne, Peterson 1, Disibio 8, Romeo 3. All.: QuiliciArbitri: Parisi di Catania e Migliaccio di AgrigentoParziali: 24-11; 40-37; 58-55.Note. Tiri da due: Ragusa 21/40, Agrigento 18/52; Tiri da tre: Ragusa 10/29, Agrigento 8/18; Tiri liberi: Ragusa 7/11, Agrigento 9/14; Rimbalzi: Ragusa 41, Agrigento 43. Usciti per cinque falli: Adamu (R)
La Virtus è ripartita dalla fame. Di Gregorio: “Teniamo al derby”

Domani alle 20.30 Ragusa sfida Agrigento nel recupero infrasettimanale della 28.ma giornata di campionato. All’andata si impose la Fortitudo A meno di 72 ore dalla vittoria su Piacenza, la Virtus torna in campo domani, al PalaPadua, nel recupero della 28.ma giornata della Serie B Old Wild West. Palla a due alle 20.30. Il match contro la Moncada Energy Agrigento, originariamente in programma lo scorso 19 febbraio, è stato rinviato per la convocazione di Ugo Simon con la nazionale nigeriana. Ragusa ci arriva con la spinta di due successi consecutivi, che hanno permesso alla squadra di coach Di Gregorio di risalire la china dall’ultimo posto del girone A, e di piazzarsi in penultima posizione, l’ultima utile per l’aggancio ai playout. Adesso c’è una vittoria di vantaggio su Saronno, oltre alla differenza canestri negli scontri diretti. Agrigento è una squadra in grandissima forma: ha vinto otto delle ultime dieci gare di campionato (il record complessivo è 18-13) ed è reduce da una seconda parte di stagione splendida, dopo aver perso terreno all’inizio. L’ultimo k.o. è arrivato nel derby contro Capo d’Orlando, in trasferta, il 26 febbraio; domani ne arriva un altro contro la Virtus, che all’andata -era il giorno di Santo Stefano- aveva accarezzato il successo prima di arrendersi al parziale di 9-0 dei padroni di casa. Finì 89-82 per il quintetto di Quilici. L’arrivo di Gabriele Romeo (11,4 punti di media) ha dato qualcosa in più alla Fortitudo, che può contare inoltre sui numeri e le prestazioni di tanti interpreti: da Alessandro Scarponi (28 nel successo di sabato scorso a Imola) a Fabrizio Piccone. Per la Virtus è la prima di altre due gare casalinghe (dopo la pausa per la Coppa Italia c’è Fiorenzuola): “Proveremo a sfruttare il fattore campo per consolidare quanto di buono abbiamo fatto nell’ultimo periodo – dice coach Massimo Di Gregorio – Stiamo lavorando bene ma non basta, perché ogni tanto ci capita di fare errori banali. Bisogna essere sempre molto intensi dal punto di vista mentale. Nell’ultima gara contro Piacenza la fame di vittoria c’è stata e si è vista. Era una partita importante per provare a staccarci dall’ultima posizione in classifica. Sono contento per i ragazzi, perché lo meritavano. Nella prima parte non abbiamo rispettato il piano partita, poi siamo stati molto più diligenti e l’attacco, fatto il break, ci ha dato serenità nel prenderci i tiri giusti e segnarli. Agrigento è solida. Rispetto a loro abbiamo un giorno di recupero in meno. ma anche una trasferta in meno. E’ un derby e ci teniamo”. La partita fra Virtus e Moncada Energy Agrigento si disputerà mercoledì sera alle 20.30 e sarà trasmessa anche in live streaming sul sito e sull’app LNP Pass (per abbonati). Arbitreranno l’incontro i signori Andrea Parisi di Catania e Matteo Migliaccio di Catanzaro.
La Virtus domina, spreca il +20, ma vince una gara folle a Saronno

Battuta la Robur all’overtime: 76-81. Ragusa torna al penultimo posto dopo aver rischiato la beffa. Gloria spaziale La Virtus si lascia alle spalle sei sconfitte pesantissime e, nonostante l’ennesimo colpo basso (l’infortunio a Ianelli), piazza una zampata fondamentale nella corsa salvezza. Nel match valido per la 31.ma giornata della Serie B Old Wild West, Ragusa prima domina, poi subisce una rimonta senza senso, ma all’overtime sbanca il parquet di Castellanza (76-81). Un successo che le permette di scavalcare Saronno al penultimo posto, grazie alla differenza canestri favorevole (+4 fra andata e ritorno). Partita monstre di Mirko Gloria (24 punti, 19 rimbalzi e 39 di valutazione). Domenica prossima al PalaPadua un match di importanza capitale contro la Bakery Piacenza. Inizio di grande tensione alla Soevis Arena: non segna nessuno tranne Simon, che approfitta di metri di spazio per piazzare la tripla del 2-5. Il ritmo è alto e gli errori di moltiplicano. La Robur realizza un canestro dal campo nei primi sei minuti, la Virtus prova a staccarsi con Vavoli, Gloria e Kosic: il palleggio, arresto e tiro dello sloveno vale il +6. Saronno si sblocca con la tripla di Quinti, Ianelli lo imita, poi arriva Calvi con quattro punti preziosi. Al primo intervallo resiste il vantaggio ospite: 12-18. In avvio di secondo quarto una tegola si abbatte sulla Virtus: Ianelli atterra male dopo un contatto ed è costretto a lasciare la partita. E’ il terzo infortunio stagionale per la guardia. La Robur continua sostanzialmente a litigare con il ferro (4 tentativi a segno dei primi 21), Bertocco si alza due volte dall’arco e la spedisce a -11 (18-29 al 15’). A questo punto l’Az Pneumatica reagisce, trascinata dall’orgoglio di Quinti, ma trova sulla propria strada un monumentale Gloria, che con quattro canestri consecutivi la tiene a distanza di sicurezza (26-37). La coppia dei lunghi di Ragusa – a Gloria si aggiunge capitan Vavoli – scava un parziale importante fino al +17, Kosic ci mette il carico. A metà partita la Virtus è in fuga sul 30-50, con Gloria in doppia cifra per punti realizzati (14) e rimbalzi (10). Al ritorno in campo Saronno aumenta l’intensità, la Virtus si adatta anche se sporca le percentuali in attacco (due soli punti nei primi 3’). Di Gregorio chiama timeout dopo una persa banale di Kosic (36-52 al 24’). Con un parziale di 7-0 Saronno torna addirittura a -11, ma poi Ragusa segna due canestri provvidenziali a rimbalzo d’attacco (prima Vavoli e poi il solito Gloria) riprendendosi l’inerzia. Il canestro di Gloria, un altro, vale un 6-0 di break, Ragusa torna sul +17 (43-60 al 27’). La Virtus, oltre a controllare la sfida a rimbalzo, gestisce meglio la transizione difensiva. Al 30’ il vantaggio ospite è ampio ma non ancora rassicurante: 51-65. In avvio di ultimo quarto la Virtus si ritrova con un solo play a disposizione (Erkmaa) per il quinto fallo di Kosic. L’estone segna un canestrone in entrata da destra (53-69 al 32’), che risulterà l’ultimo per parecchi minuti. Di contro Saronno sbaglia un’infinità di tiri dalla distanza: quello di De Capitani (l’unico a segno) vale il -12 e mette un po’ di pressione a Ragusa. La Virtus perde totalmente il filo in attacco, la Robur si affaccia per la prima volta sotto la doppia cifra di ritardo (63-71 a 3’31”). Tanto basta a Di Gregorio per chiamare timeout. Il momento, però, è favorevole ai padroni di casa: un’altra tripla di De Capitani significa -5. Quinti realizza il -3, Ragusa spreca un attacco al limite dei 24” e Negri impatta clamorosamente la partita a 1 secondo e 4 decimi dal termine. La preghiera di Bertocco trova soltanto il primo ferro. Il 73-73 porta dritto ai supplementari. La Virtus parte con un 4-0, Saronno perde De Capitani. Vavoli fa cose importantissime – in difesa e a rimbalzo – mentre Bertocco realizza i liberi del nuovo +6 (70-76 al 43’). Beretta riporta a un possesso di margine l’Az Pneumatica, ma la lunga rimonta annebbia la vista a Saronno, che spreca un paio di possessi per pareggiare la partita e alla fine si rivela un po’ meno lucida della Virtus, facendo scorrere troppi secondi prima di commettere fallo su Erkmaa: è proprio l’estone a sigillare dalla lunetta una gara folle. Finisce 76-81. IL TABELLINO Az Pneumatica Saronno-Virtus Ragusa 76-81 d1ts Az Pneumatica Saronno: Pellegrini 12, Nasini 2, Negri 10, Quinti 21, De Capitani 18, Fioravanti 1, Tresso, Canton ne, Colombo, Maspero 5, Beretta 7, Mariani ne. All.: Gambaro Virtus Ragusa: Erkmaa 6, Piscetta ne, Bertocco 18, Simon 3, Gloria 24, Vavoli 14, Kosic 7, Calvi 6, Adamu, Ianelli 3. All.: Valerio-Di Gregorio Arbitri: Calella di Bologna e Alessi di Lugo (Ravenna) Parziali: 12-18; 30-50; 51-65; 73-73. Note. Tiri da due: Saronno 15/40, Ragusa 24/53; Tiri da tre: Saronno 8/32, Ragusa 6/25; Tiri liberi: Saronno 22/29, Ragusa 15/18; Rimbalzi: Saronno 41, Ragusa 58. Usciti per cinque falli: De Capitani (S), Kosic (R)
Sabato a pranzo Virtus e Saronno si giocano il penultimo posto

A Castellanza va in scena lo “spareggio”. Ragusa vuole agganciare il treno playout, anche la Robur non gode di grande salute Il campionato non lascia neppure il tempo di digerire le delusioni più cocenti, come la sconfitta di mercoledì con Fidenza, che ti ributta subito in campo, senza alcun tatto, per un match da dentro o fuori. Sabato, a un orario insolito (le 13), è in programma la 31.ma giornata della Serie B Old Wild West contro Saronno: la Virtus si gioca una fetta importante di una stagione fin qui avara di sorrisi, dove le prestazioni coraggiose della squadra si sono infrante sugli arrivi al fotofinish. La gara d’andata ne è stato l’emblema: sconfitta all’overtime (88-89) dopo una rimonta entusiasmante negli ultimi due quarti. Sarà il primo di numerosi match persi da Ragusa in volata (contro Capo d’Orlando, Faenza, l’Andrea Costa Imola e la Fulgor, due giorni fa, i più esemplificativi). Con la Robur, a Castellanza, non ci saranno più margini d’errore, anche se in termini aritmetici le possibilità di rimonta esistono. Le squadre, a otto giornate dalla fine della regular season, sono separate da due punti in classifica (Saronno 12, Ragusa 10) e condividono un periodo disgraziato in termini di risultati: la Az Pneumatica viene da sette sconfitta di fila, la Virtus da sei. Ragusa giocherà tre delle prossime quattro gare in casa (c’è anche il recupero del derby con Agrigento il 12 marzo), la Robur ha appena aggiunto Fioravanti al roster ma ha dovuto rinunciare a Maspero e Giulietti nell’ultima gara infrasettimanale con Treviglio. Ci sono pochi margini di errore, soprattutto per la Virtus: una vittoria significherebbe l’aggancio alla zona play-out, farlo di almeno due punti permetterebbe di ribaltare anche la differenza canestri. La squadra ha mostrato qualche segnale di ripresa, caratterialmente parlando, nell’ultima prestazione casalinga contro Fidenza, anche se aver ribaltato il risultato negli ultimi minuti (con le triple di Bertocco e Kosic) non è bastato a vincere la resistenza degli ospiti. Saronno rappresenta un turning point, un possibile punto di svolta. La partita sarà arbitrata dai signori Calella di Bologna e Alessi di Lugo (Ravenna) e sarà trasmessa in diretta streaming sul sito e sull’App di LNP Pass per gli abbonati.
Il corpo a corpo premia Fidenza, la Virtus si mangia le mani: 66-67

Altra sconfitta casalinga per Ragusa, che cede in volata alla Foppiani. Sabato la trasferta a Saronno La Virtus perde un altro finale punto a punto, e per questo ancora più amaro, oltre all’occasione di accorciare in classifica su Saronno. Dopo una volata carica di tensione, Ragusa si arrende per 66-67 in casa a Fidenza, sprecando tre punti di vantaggio e il possesso (potenziale) della vittoria. Gli ospiti provano a complicarsi la vita sbagliando quattro liberi a 4” dalla fine, ma catturano il rimbalzo più importante e mettono in ghiaccio la vittoria. Protagonista Valdo con 22 punti. La Virtus chiude con 4/23 nelle triple e 10/17 ai liberi. Ragusa parte in maniera aggressiva. Simon, dopo tre vittorie con la sua Nigeria nelle gare di qualificazione ad Afrobasket, inizia in quintetto e riesce a limitare i terminali offensivi più temibili: Valdo e Restelli. Grazie alla propria solidità difensiva, la Virtus gioca con più serenità in attacco, trova punti in area con Adamu e Kosic, e va sul +5 con Simon. Quando Bertocco insacca la seconda tripla di serata il punteggio recita 19-11 (7’). Il passaggio alla zona ingolfa l’attacco della Virtus, che però va spesso in lunetta: in otto minuti e mezzo del primo quarto ha tirato più liberi dell’ultima trasferta a Omegna. Al 10’ guida 25-17. Fidenza approccia il secondo quarto con un altro piglio: la tripla di Valsecchi dall’angolo e la schiacciata di Manè valgono un parziale di 2-9 nell’arco di tre minuti e costringono al timeout Di Gregorio. Le triple di Ragusa si spengono sul ferro (2/12 a metà partita), la Virtus fatica a trovare alternative contro la “zona” e nella metà campo difensiva subisce canestri ben oltre i propri demeriti: quello di Ali, difficilissimo, vale il sorpasso ospite. La Fulgor innesca Valdo con più continuità. Il camerunese ricambia la cortesia e sigla cinque punti di fila per il +10 ospite. Vavoli e Bertocco rendono più accettabile il passivo: 34-40 all’intervallo lungo dopo una frazione da 9-23 per gli ospiti (sulla falsariga di Lumezzane e di Omegna). La Virtus però è brava a non sbragare e rimettersi subito in riga dopo il +9 ospite con Restelli. Da segnalare il lavoro di Vavoli a rimbalzo d’attacco e i canestri di Gloria da situazione dinamica. Sono i due lunghi ragusani – nonostante la variabile Valdo – a tenere a galla la formazione di casa, che beneficia di una migliore applicazione difensiva, costringendo gli avversari a sporcare le percentuali dal campo (1/7 dall’arco nel terzo periodo). Unica nota stonata i quattro falli di Adamu, che vanificano l’ottima prestazione del centro. L’ultimo quarto è il regno della tensione. Valsecchi esce meglio dai blocchi con la tripla del +6 ospite, la Virtus si riavvicina due volte a -2, ma sbaglia la tripla del sorpasso con Calvi. La Paffoni allunga nuovamente sul +7, ma Ragusa rintuzza i tentativi di fuga. Gloria la riporta a contatto (60-63) con 3’30” da giocare. Il canestro di Bertocco da tre, il primo dalla metà del primo quarto, viene accolto come un goal dal PalaPadua e impatta la partita a quota 63. Kosic si ripete subito dopo: 66-63. Valsecchi segna il -1, Ragusa spreca due attacchi ed entra con un punticino di margine negli ultimi 70”, ma recupera un pallone prezioso in difesa. Simon sbaglia l’appoggio nel traffico e Vavoli spende l’ultimo fallo prima del bonus. Timeout Fidenza a 25” dal termine. Valdo buca la difesa e trova un canestro sontuoso, lasciando 17 secondi a Ragusa, che però butta via l’occasione con una persa sanguinosa. Valdo fa 0/2, Restelli lo imita, ma a rimbalzo d’attacco la Fulgor congela due punti d’oro. Per la Virtus l’orizzonte è Saronno: sabato lo scontro diretto che può valere una stagione. IL TABELLINO Virtus Ragusa-Foppiani Fidenza 66-67 Virtus Ragusa: Erkmaa, Piscetta, Bertocco 17, Simon 7, Gloria 12, Tumino ne, Vavoli 13, Mirabella ne, Kosic 5, Calvi 4, Adamu 4, Ianelli 4. All.: Valerio-Di Gregorio Foppiani Fidenza: Galli 5, Valsecchi 14, Cortese ne, Restelli 7, Scattolin, Diarra 2, Valdo 22, Bellini 3, Ranieri ne, Pezzani ne, Ali 8, Mane 6. All: Bizzozi Arbitri: Marconetti di Rozzano e La Grotta di MonzaParziali: 25-17; 34-40; 50-53. Note. Tiri da due: Ragusa 22/41, Fidenza 21/34; Tiri da tre: Ragusa 4/23, Fidenza 7/25; Tiri liberi: Ragusa 10/17, Fidenza 4/10; Rimbalzi: Ragusa 43, Fidenza 34.