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Sito ufficiale Virtus Ragusa

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La luce si spegne presto, la Virtus sbanda e perde a Lumezzane

Terza sconfitta di fila per Ragusa, ancora senza Simon e Kosic: 86-64. La storia del match cambia nel secondo quarto, dominato dalla Luxarm (29-9) La Virtus si smarrisce nella prima delle due trasferte lombarde (sabato prossimo sarà a Crema) e incappa nella terza sconfitta consecutiva: a Lumezzane finisce 86-64 per la Luxarm. La gara ha avuto storia nel primo quarto, poi i padroni di casa (senza Vitols) hanno approfittato delle assenze ospiti (fuori Gaetano, Simon e Kosic) per comandare senza troppi patemi fino al 40’. Esce meglio dai blocchi la Virtus, che concretizza i primi due rimbalzi d’attacco con l’appoggio di Ianelli, ma sono quattro punti di Vavoli a indicare la rotta: 1-6. Lumezzane trova il primo canestro dal campo dopo oltre 4’, anche se la vena di Varaschin consente ai padroni di casa di aggrapparsi alla partita. Baldini impatta sul 10-10. Ottimo l’impatto di Adamu e Gloria per la Virtus, anche se un viaggio in lunetta di Tomasini e la tripla di Brescianini danno l’inerzia alla Luxarm, che si aggiudica il primo quarto per 21-19. A cavallo delle prime due frazioni Lumezzane mette a segno un parziale di 14-2, complice un tecnico a Ianelli (già con tre falli). I coach Valerio e Di Gregorio non possono inventarsi granché: Kosic è al seguito della squadra ma non ha smaltito i postumi dell’infortunio alla caviglia rimediato a Treviglio, Tumino si ritrova da subito con minuti importanti da gestire. Bertocco comincia con qualche difficoltà al tiro (1/7 al 20’) ed ecco spiegato il primo allungo di Lumezzane. Due canestri di Baldini – il primo su un lancio dalla rimessa difensiva di Amici – danno il +14 alla squadra di Nunzi. Per la Virtus è buio pesto in attacco (solo 9 punti nel secondo quarto, 0/8 complessivo da tre), Varaschin e Brescianini sfruttano i metri di vantaggio concessi dalla difesa. All’intervallo lungo Lumezzane è già in fuga: 50-28. Al ritorno in campo Bertocco trova la prima tripla della Virtus, Ianelli incappa nel suo quarto fallo (ma rimane in campo) e Lumezzane scappa sul +26. Un paio di tecnici alla panchina della Luxarm mandano Bertocco in lunetta: tre punti dell’ala di Correggio riaprono una flebile speranza: 59-42. Ma Baldini si accende improvvisamente con due canestri da lontanissimo: 67-42 al 28’. Poi Deminicis chiude un’ottima azione con canestro e fallo: al 30’ guida saldamente Lumezzane (72-45). L’ultima frazione è ordinaria amministrazione: i padroni di casa sistemano la classifica dopo un periodo negativo, Ragusa trova qualche guizzo da Gloria e Tumino. La Virtus, però, deve recuperare uomini ed energie per giocarsi al meglio le carte salvezza, che passano già dalla trasferta di sabato prossimo a Crema. IL TABELLINO Luxarm Lumezzane-Virtus Ragusa 86-64 Luxarm Lumezzane: Minoli 4, Tandia, Tomasini 13, Brescianini 14, Varaschin 21, Mbacke ne, Di Meco ne, Deminicis 7, Becchetti, Amici 5, Vitols ne, Baldini 18. All. Nunzi Virtus Ragusa: Erkmaa 1, Piscetta, Bertocco 17, Gloria 18, Tumino 4, Vavoli 10, Kosic ne, Calvi 6, Adamu 5, Ianelli 3. All: Valerio-Di Gregorio Arbitri: Del Gaudio di Massa di Somma (Napoli) e Leggiero di San Tammaro (Caserta) Parziali: 21-19; 50-28; 72-45. Note. Tiri da due: Lumezzane 20/33, Ragusa 21/44; Tiri da tre: Lumezzane 8/20, Ragusa 3/20; Tiri liberi: Lumezzane 22/27, Ragusa 13/18; Rimbalzi: Lumezzane 33, Ragusa 35. Usciti per cinque falli: Calvi (R)

Prossima fermata: Desio. Virtus e Aurora a secco da oltre un mese

Ragusa si presenta in trasferta dopo le due sconfitte casalinghe in quattro giorni. Occhio a Cipolla e Bartninkas Sono cinque consecutive le sconfitte dell’Aurora Desio, che non vince una partita dal 15 dicembre. L’ultimo k.o. è arrivato mercoledì sera, in overtime, a Casale Monferrato. Nelle ultime tre gare casalinghe la squadra di coach Gallazzi si è arresa a Fiorenzuola, Lumezzane e Vicenza. Fa peggio la Virtus: l’ultimo successo dei ragazzi di Valerio e Di Gregorio, infatti, è dello scorso 8 dicembre sul campo dei Bees, che ad oggi rimangono l’unica formazione (assieme a Saronno) su cui fare la corsa per provare ad agganciare il treno dei playout. La differenza tra le due squadre è di quattro punti. Ragusa, però, ha bisogno di ricominciare a fare risultato, dopo 6 k.o. di fila. Il tour de force di gennaio – che continuerà fino al 2 febbraio (6 gare in 21 giorni) – la porta a Desio, contro una squadra che si è imposta nel match d’andata per 74-88. La Virtus, che finalmente ha ritrovato Calvi, dovrà fare a meno di Ugo Simon per un problema al polso (avvertito durante il match di domenica scorsa con Faenza e certificato da una risonanza) e spera di ritrovare a breve Giovanni Ianelli, il cui supporto diventa fondamentale per lenire i problemi a raffica nel settore ‘esterni’. Pure Desio, nelle gare a cavallo del nuovo anno, ha dovuto rinunciare gioco forza a Perez e Chiumenti: quest’ultimo fu uno dei protagonisti nella gara d’andata, chiusa con 16 punti. Ad aver inciso erano stati anche Cipolla e Torgano. Il primo viaggia a 13,7 punti di media e quasi 8,5 rimbalzi. E’ una delle bocche di fuoco della squadra brianzola assieme al lituano Bartninkas, di scuola Zalgiris. La Rimadesio non segna molto (75.7 di media), ma Ragusa per lunghi tratti delle ultime due partite ha faticato nella metà campo difensiva. L’assenza di Simon rende gli accoppiamenti più complicati. Il match fra Desio e Ragusa si disputerà sabato sera, alle 20.30, al PalaFitLine e sarà trasmesso in diretta streaming, per gli abbonati, sul sito della Lega Nazionale Pallacanestro e sull’app LNP Pass. Arbitreranno l’incontro Occhiuzzi di Trieste e Castellaneta di Bolzano.

La tassa Fragonara si abbatte sulla Virtus, Faenza vince all’overtime

Altra sconfitta in volata per Ragusa, che comanda a lungo ma si arrende dopo un tempo supplementare: 84-89 Un altro finale maledetto costringe la Virtus all’ennesima sconfitta in volata di questo campionato: nella prima giornata di ritorno della Serie B Old Wild West, i Blacks Faenza espugnano il PalaPadua per 84-89 dopo una gara equilibrata e rocambolesca, decisa da un supplementare. Per Ragusa è il quinto k.o. consecutivo, che rende più problematica la rincorsa al penultimo posto di Crema e Fiorenzuola. Alla formazione di casa, penalizzata dalle percentuali dall’arco, non bastano i 26 punti di Bertocco. Nel primo quarto, condizionato dai fischi degli arbitri, la Virtus si aggrappa alla concretezza di Bertocco (13 punti al 10’). La partita è un elastico. Ragusa nel complesso riesce a gestirla, garantendosi un livello d’intensità pari, e a tratti superiore, a quello di Faenza. Simon segna la tripla del 18-15, anche se nella metà campo difensiva viene meno qualche lettura, specie sulle penetrazioni di Cavallero. Al primo mini intervallo la Virtus conduce 24-20, con minuti importanti a Tumino. La gara sale di qualità non appena le due squadre hanno l’opportunità di correre. Ragusa si trova bene in attacco (14 canestri assistiti su 14 nel primo tempo) e trova due ottime iniziative di Vavoli per il 30-25. In difesa perde ancora qualche colpo, ma non appena stringe le maglie a dovere scatena un paio di contropiede che significano il +11 (massimo vantaggio) e il timeout di Garelli. Al rientro in campo, però, l’interruttore si spegne e, complici le ottime doti balistiche di Vico, i Blacks trovano la rimonta che chiude quasi del tutto il gap: 41-39 al 20’. Adamu, bene nei suoi minuti in campo, deve già fare i conti con quattro falli sul groppone. Simon invece tiene Calbini a 0/4 dal campo. Ragusa rientra dagli spogliatoi con una faccia arrembante, producendo recuperi e canestri. Kosic si mette in partita realizzando il +8, ma è nella metà campo difensiva che avviene lo switch: Faenza rimane a secco per oltre 4 minuti, fino al “gol” di Poggi. Gloria si fa spazio a rimbalzo d’attacco (50-41), ma i Blacks hanno il merito di non farsi distrarre. E con la costanza delle piccole cose – tiri liberi in primis – ricominciano a scalare la roccia. La squadra di Valerio e Di Gregorio smarrisce un po’ di lucidità in attacco, e quando avviene Faenza ne approfitta, capitalizzando le palle perse avversarie: la tripla di Fragonara restituisce il vantaggio agli ospiti dopo un lungo digiuno: 52-54 al 30’. La tensione diventa palpabile, la Virtus dimostra di non avere l’ordinaria amministrazione nelle sue corde, ma non si perde d’animo: il canestro con fallo di Vavoli la rimette davanti (57-56 al 33’). Cinque punti di Erkmaa, e un brutto passaggio a zona difesa (“bucato” dalla tripla di Cavallero), rinnovano l’equilibrio. Poletti e Poggi lasciano quattro liberi sul ferro, la Virtus fallisce l’assalto definitivo e a meno di 3’ un canestrone di Poletti vale la perfetta parità: 63-63. La Virtus fatica ad arginare il veterano di Faenza, nel suo miglior momento della serata, Bertocco sgancia la tripla più importante a 75” dalla fine: 71-67. Non è ancora finita: il canestro di Fragonara e un fallo in attacco di Gloria offre ai Blacks la facoltà di riprovarci. Fragonara beffa la difesa ragusana su azione di rimessa (71-71 a -39”), Simon commette infrazione di passi e l’ultimo possesso è ospite. Vico si sciroppa i 23 secondi dell’azione, ma il tiro balla due volte sul ferro ed esce. Overtime. Due liberi di Poletti e il canestro di Poggi inaugurano il supplementare, la Virtus scivola sul -6. A tre minuti dalla fine un’altra tripla di Fragonara, che poco dopo concederà il bis, manda in pezzi le residue chance dei padroni di casa (72-80), che non hanno più le forze né la lucidità necessaria per tentare la rimonta. Mercoledì alle 20 al PalaPadua arriva San Vendemiano. IL TABELLINO Virtus Ragusa-Raggisolaris Faenza 84-89 d1ts Virtus Ragusa: Erkmaa 8, Piscetta, Bertocco 26, Simon 10, Gloria 15, Tumino, Vavoli 17, Mirabella ne, Kosic 6, Calvi ne, Adamu 2, Ianelli ne. All.: Valerio-Di Gregorio Raggisolaris Faenza: Ndiaye ne, Poletti 21, Calbini 1, Vico 12, Naccari, Poggi 14, Dellachiesa ne, Magnagnoli, Ammannato 2, Cavallero 19, Fragonara 20. All.: Garelli Arbitri: Parisi di Catania e De Giorgio di Giarre Parziali: 24-20; 41-39; 52-54; 71-71. Note. Tiri da due: Ragusa 25/49, Faenza 22/53; Tiri da tre: Ragusa 4/21, Faenza 7/24; Tiri liberi: Ragusa 22/26, Faenza 24/36; Rimbalzi: Ragusa 42, Faenza 52; Usciti per cinque falli: Erkmaa e Kosic (R), Vico (F)

Il 2025 della Virtus inizia a Casale Monferrato. “Limitare gli errori”

Una sfida tosta per Ragusa, reduce da tre sconfitte di fila. Di Gregorio: “Nelle ultime gare competitivi per 40’, ma non basta” La diciannovesima giornata del campionato di Serie B Old Wild West, la prima dopo la pausa di Capodanno e l’ultima del girone d’andata, offre alla Virtus una trasferta scomoda sul campo della Novipiù Monferrato. La squadra di coach Corbani è reduce da una prima parte di stagione altalenante, con 9 vinte e 9 perse. Nelle ultime due, però, ha ottenuto lo scalpo della Tav Treviglio (sconfitta con una tripla contestata allo scadere) e della Robur Saronno, una delle principali antagoniste di Ragusa nella corsa salvezza. Casale può contare su una coppia lunghi navigata e assai pericolosa: Niccolò Martinoni, negli ultimi turni, si è confermato uno dei migliori giocatori del campionato, viaggiando a 19,3 punti e 8 rimbalzi di media; l’altro “veterano”, il polacco classe ‘90 Jakub Wojciechowski, contribuisce con 10,4 punti e 8,5 rimbalzi. Cifre di assoluto valore. Gli esterni ragusani sono attesi sulle orme di Dalton Pepper e Simone Vecerina, che insieme smazzano quasi 8 assist a sera (e sono in doppia cifra per realizzazioni). Sarà una partita tosta, a cui la Virtus si avvicina con tre sconfitte da smaltire sul groppone: le due casalinghe contro Saronno e Capo d’Orlando, e quella di Agrigento nel giorno di Santo Stefano. Un trend che, insieme ai risultati di Crema e Fiorenzuola, l’ha spedita all’ultimo posto della classifica del Gruppo A. “Nelle ultime partite c’è stata una risposta positiva dei ragazzi, la squadra è rimasta compatta e competitiva per 40’ – dice coach Massimo Di Gregorio, analizzando il momento della Virtus – Sicuramente dobbiamo migliorare, specialmente in alcune situazioni in cui scende il livello di concentrazione e commettiamo degli errori che si pagano a caro prezzo. Casale Monferrato è una squadra strutturata fisicamente, ben allenata, con giocatori di ottime capacità tecniche. Ci siamo allenati bene, anche se non sempre al completo per via di qualche indisposizione, ma contiamo di farci trovare pronti”. La partita si disputerà domenica alle 18 al PalaEnergica “Paolo Ferraris” di Casale Monferrato e sarà arbitrata dai signori Biondi di Trento e Marconetti di Rozzano (Milano). Il match sarà trasmesso in diretta streaming sul sito e sull’app Lnp Pass.

Due derby in cinque giorni: la Virtus comincia dall’Orlandina

Domenica al PalaPadua arriva l’InfoDrive di Fresno e Jasaitis. Coach Di Gregorio: “Bisogna pareggiare la loro intensità” Gli infortuni di Palermo e Gatti non hanno fermato la corsa dell’Infodrive Capo d’Orlando, che è reduce da una prima parte di stagione esaltante (9 vinte e 7 perse) e da due vittorie pesantissime, entrambe in casa: la prima contro Faenza, la seconda – domenica scorsa – con la Tav Treviglio, che non perdeva in campionato dal 17 ottobre. A guidare le truppe Lucas Fresno e il solito Simas Jasaitis, che la Virtus ricorda molto bene. In gara-3 della finale promozione, lo scorso giugno, il lituano segnò 22 punti, deludendo le aspettative del popolo virtussino che aveva invaso il PalaInfoDrive. Ragusa riuscirà comunque a raggiungere il palcoscenico della B grazie alla vittoria con Pesaro nello spareggio. La rivalità fra Virtus e Capo, senza andare troppo lontano, è riesplosa proprio l’anno scorso: la formazione di Bolignano si aggiudicò pure le due vittorie in regular season, mentre Ragusa vinse gara-2 della finale promozione, in un PalaPadua strapieno ed entusiasta (con 29 punti di Gaetano). Bisognerà avvicinarsi a quella atmosfera per dare alla Virtus un booster nella gara di domenica. La squadra di Valerio e Di Gregorio ci arriva dalla sconfitta di misura con Saronno, giunta dopo un supplementare, molto difficile da digerire. Ma con la consapevolezza di aver ritrovato, almeno a tratti, la quadratura e il carattere che erano mancati nella prima parte di stagione. “Dalla sfida di domenica scorsa – spiega Massimo Di Gregorio – siamo usciti con un po’ di rammarico, come ovvio, ma la reazione nella seconda metà di gara, seppur condita da tanti errori, è un elemento che dobbiamo portarci dietro. C’è stata una presenza di squadra e di spirito che vorrei ci accompagnasse per il resto della stagione”. “Quella con Capo – aggiunge il coach – è una gara in cui conterà il “fattore derby”, le motivazioni saranno determinanti. Dobbiamo canalizzare tutte le energie sui 40’, stare concentrati, provare a pareggiare la loro intensità e fisicità. Ci siamo preparati tutta la settimana su questi aspetti, proveremo a fare bene”. La sfida di domenica si disputa alle 18 al PalaPadua e sarà trasmessa, oltre che sul canale e sull’App LNP Pass, anche sul canale Twitch della Federazione Italiana Pallacanestro. Gli arbitri dell’incontro sono Mariotti di Basiglio (Milano) e Fusari di San Martino Siccomario (Pavia). Nel giorno di Santo Stefano, poi, la Virtus disputerà il secondo derby, al PalaMoncada, contro la Fortitudo Agrigento.

Ecco Saronno, Virtus in campana. Vavoli: “Non fermiamoci ora”

La sfida salvezza domenica al PalaPadua. Il neo capitano di Ragusa: “Proverò a essere un degno sostituto di Frank e aiutare i compagni” Tre vinte e dodici perse come la Virtus. Al PalaPadua, domenica alle 19, arriva la Robur Saronno. La squadra di coach Gambaro ha vinto due delle ultime tre partite, cedendo di misura contro la Virtus Imola dopo una gara condotta per lunghi tratti. Il rendimento è in netto miglioramento rispetto all’avvio di stagione, quando la formazione varesina è rimasta confinata a lungo in coda alla classifica. Adesso è quartultima con Ragusa e Fiorenzuola. Lo scontro diretto di domenica consentirà a una fra Robur e Virtus (ma Ragusa ha anche il derby con l’Orlandina) di affrontare il Natale con animo più sereno e una classifica migliore. La grande esperienza di Giacomo Maspero (15 di media in 30’ di utilizzo) può rappresentare un fattore per la Robur. Il classe ’92, visto in Serie A con la maglia di Cantù, sta tirando col 50% da due e cattura 6 rimbalzi di media. Rilevante il 40% nelle triple di Giacomo Beretta (per 14,1 punti a partita). Andrea Quinti è nella top five dei migliori stoppatori del gruppo A: è terzo alle spalle di Ugo Simon. Ragusa dovrà controllare il numero di palle perse (è ultima in questa voce statistica), ma deve fare a meno del “ragioniere” Ianelli, che si è fermato domenica scorsa per uno stiramento alla coscia. Tornerà dopo le Feste. Debutto per Abba. L’umore, comunque, è in risalita, come confermano le parole di Davide Vavoli, capitano ad interim dopo l’intervento al ginocchio subito da Franco Gaetano: “Non è il massimo dover diventare capitano in questa circostanza, perché abbiamo perso un pezzo importante della squadra. Ma farò il possibile per onorare questo ruolo e aiutare i ragazzi”. “Non dobbiamo smettere di lavorare come stiamo facendo – aggiunge l’ala virtussina -, la vittoria di domenica scorsa è stata fondamentale in chiave salvezza. Dobbiamo continuare a spingere, affrontando al meglio le prossime due partite con Saronno e Capo d’Orlando. Il calore del PalaPadua deve essere la nostra seconda forza, invitiamo i tifosi a sostenerci”. La gara di domenica fra Virtus e Saronno inizierà alle 19 e sarà trasmessa in live streaming sul sito e sull’app di LNP Pass. Arbitreranno l’incontro Suriano di Settimo Torinese e Turello di Rivalta di Torino.

La Virtus fa quel che può, Mestre scappa e non si guarda indietro

Il tentativo di rimonta di Ragusa stoppata da un 11-0 in avvio di ultimo quarto. Bertocco ne segna 22, ma arriva la sconfitta La Virtus, fortemente rimaneggiata, incassa l’undicesima sconfitta stagionale: a Mestre finisce 81-60 per la Gemini, che approfitta del gap fisico, scappa nel secondo periodo e non molla più la presa. Ragusa, senza poter mai disporre di Simon (condizionato dai falli, soltanto 16’ sul parquet), fatica sugli accoppiamenti difensivi, non segna quasi mai da tre e perde la sfida a rimbalzo. Alla fine del terzo quarto ritorna a -10, ma la rimonta è subito stoppata. Il miglior realizzatore è Bertocco con 22 punti. Con Gaetano fuori per il resto della stagione, Calvi sulla via del recupero e Ianelli a referto solo per onor di firma, la Virtus – con la coppia Di Gregorio-Valerio appena confermata in panchina – si presenta al Taliercio con qualche cerotto di troppo. Nel primo quarto Ragusa difende complessivamente bene, sporcando molti possessi agli avversari, ma fatica nella metà campo d’attacco, dove la circolazione è frenetica. Ottimo, però, l’impatto dalla panchina di Enrico Mirabella, che segna l’unica tripla (11-9 Mestre al 4’). Il punteggio resta bassino e questo avvantaggia gli ospiti, che restano agganciati alla Gemini con alcuni sprazzi di Erkmaa e Bertocco: 17-15 al 10’. L’impatto con la seconda frazione, però, è tutto di marca veneta. La tripla di Contento corrisponde alla prima spallata (22-15), poi il parziale diventa consistente (12-0) e viene chiuso dal sottomano di Erkmaa. Mestre, però, ha già toccato il +14. La Virtus rimane in linea di galleggiamento nonostante le difficoltà negli accoppiamenti, anche se Brambilla e Contento ne fiaccano il morale dall’arco. E, complice l’imprecisione al tiro (1/10 da tre punti) e la difficoltà nel trovare contromisure ad Aromando (17 punti in 20’), insegue sul 41-26 a metà partita. In avvio di terzo quarto la Virtus si aggrappa a Bertocco che risponde presente: Ragusa a -11. Simon esaurisce quasi del tutto la scorta dei falli (il terzo e il quarto arrivano in pochi secondi). Di Gregorio e Valerio abbassano il quintetto, ma la Virtus subisce un altro parzialino di 7-0 che la spinge fino al massimo svantaggio sul 50-32. L’inseguimento si complica, anche se con Bertocco non è mai detta l’ultima parola. Dopo il quarto fallo di Piscetta la Virtus passa a zona, subito “bucata” da Reggiani con la tripla del +18. Ma Ragusa non molla, Vavoli la prende per mano e la rimette a una distanza accettabile: 59-49. La Virtus non difetta di coraggio, ma ha difficoltà nel reagire alle avversità. Dopo il canestro di Piscetta (prima doppia cifra della stagione), se ne presenta subito un’altra: Rubbini mette due triple consecutive, Contento deposita in contropiede e la montagna da scalare è di nuovo impervia (69-51 al 34’). Mazzucchelli segna ancora dall’arco, facendo scorrere i titoli di coda sulla partita. IL TABELLINO Gemini Mestre-Virtus Ragusa 81-60 Gemini Mestre: Bizzotto, Galmarini 6, Mazzucchelli 8, Porcu, Lo Biondo ne, Contento 12, Brambilla 9, Sebastianelli 8, Reggiani 7, De Gregori, Aromando 23, Rubbini 8. All.: Ferrari Virtus Ragusa: Erkmaa 4, Piscetta 12, Bertocco 22, Simon, Gloria, Tumino, Vavoli 13, Mirabella 4, Kosic 5, Ianelli ne. All.: Di Gregorio-Valerio Arbitri: Guercio di Ancona e Mammoli di Perugia Parziali: 17-15; 41-26; 59-49. Note. Tiri da due: Mestre 19/39, Ragusa 18/35; Tiri da tre: Mestre 10/26, Ragusa 3/17; Tiri liberi: Mestre 13/16, Ragusa 15/23; Rimbalzi: Mestre 42, Ragusa 29. Usciti per cinque falli: Simon (R)

La Virtus va ancora a sprazzi, a Fidenza non basta: vince la Fulgor

Ragusa non riesce a sbloccarsi in trasferta e si arrende 85-69. Bertocco ritrova confidenza col canestro. Mercoledì c’è Crema al PalaPadua Ragusa gioca un’altra partita sull’altalena: bene all’inizio e nella seconda metà del terzo quarto, male il resto. E anche a Fidenza arriva una sconfitta, la quinta consecutiva nella Serie B Old Wild West: finisce 85-69 per la squadra di Bizzozi, che appare più continua e più profonda. Per la Virtus, ancora senza Calvi e Ianelli, è difficile competere in termini di rotazioni, e diventa impossibile quando Simon e Vavoli si caricano di falli. C’è da rimuovere immediatamente le scorie delle ultime due settimane, perché mercoledì è già tempo di tornare in campo per il turno infrasettimanale: al PalaPadua arriva Crema dell’ex Giancarlo Sacco, reduce dalla seconda vittoria in stagione e diretta concorrente nelle parti basse della classifica. La Virtus, senza coach Recupido al seguito per una indisposizione e con Vavoli fortemente limitato da un problema al ginocchio, segna i primi cinque punti della partita con Simon. Ragusa trova buone soluzioni offensive, ma vanifica il ben fatto con le cattive percentuali dal campo, cui si aggiungono le prime palle perse (saranno 6 nel primo quarto). La Fulgor, nonostante le polveri bagnate, rimane a contatto e sorpassa due volte, prima del canestro di Kosic che chiude la prima frazione sul vantaggio ospite: 13-15. Bertocco sigla in avvicinamento il +4, ma alla Virtus manca continuità e Fidenza prende il sopravvento: Valdo, con una conclusione dall’arco, apre un parziale di 12-0 che consente ai padroni di casa la prima fuga sul 31-19. Gaetano e Kosic, quest’ultimo con due triple, tentano di riportare sotto Ragusa, ma sull’ultimo svarione a rimbalzo difensivo, Ranieri inchioda la schiacciata che allontana ulteriormente gli ospiti: 44-31 al 20’. A fare la differenza, oltre al 6/13 di Fidenza dall’arco, è il dato delle palle perse: 3 per la Foppiani, 14 addirittura per la Virtus. In apertura di ripresa servirebbe una reazione, ma alla Virtus rimane il colpo in canna e Restelli, con un paio di triple, apre il gap che si rivelerà fatale: 53-34. Ragusa, che in attacco non ha mai preso le misure alla partita, fatica anche dietro: una terza tripla di Restelli la allontana sul -22. Poi arriva una scossa di Bertocco, che capitalizza un parziale di 0-7. I liberi di Gloria valgono il -11. Lo svantaggio, a due minuti dalla fine del quarto, è dimezzato. Ranieri e Galli, però, rimettono le cose al proprio posto: al 30’ la Virtus deve inseguire sul 62-47. Simon segna la tripla che inaugura l’ultima frazione, poi commette fallo su Valdo: è il suo quarto. Vavoli commette il quinto e il reparto lunghi si ritrova in emergenza. In più la convinzione della Virtus non è granché (a fine partita saranno 25 le palle perse). Valdo trova un’altra tripla in step back e con 6’ da giocare Ragusa è di nuovo con la testa sott’acqua: 74-55. Bertocco arrotonda il bottino, ritrovando feeling con il canestro: è una delle migliori notizie della serata. Ma per Fidenza il finale è una formalità; la Virtus si rimette in marcia per la Sicilia, dove mercoledì l’attende un test di enorme importanza per la classifica e il morale. IL TABELLINO Fulgor Fidenza-Virtus Ragusa 85-69 Fulgor Fidenza: Galli 11, Valsecchi 13, Restelli 10, Ghidini 3, Scattolin 2, Diarra 4, Valdo 23, Banella ne, Bellini 3, Ranieri 13, Pezzani ne, Mane. All: Bizzozi Virtus Ragusa: Erkmaa 3, Piscetta, Bertocco 23, Simon 15, Gloria 6, Tumino, Vavoli, Mirabella, Gaetano 9, Kosic 11. All: Di Gregorio Arbitri: Occhiuzzi di Trieste a Corrias di Pordenone Parziali: 13-15; 44-31; 62-47. Note. Tiri da due: Fidenza 19/42, Ragusa 13/27; Tiri da tre: Fidenza 10/29, Ragusa 9/23; Tiri liberi: Fidenza 14/18, Ragusa 14/16. Rimbalzi: Fidenza 29, Ragusa 42.Usciti per cinque falli: Vavoli (R)

La Virtus a Fidenza per provare a liberare la testa e il talento

Ragusa, reduce da quattro sconfitta di fila, contro una formazione in salute, trascinata da Valdo e Restelli, che ha appena espugnato Saronno Al PalaPratizzoli di Fidenza per la Virtus sarà una partita inevitabilmente complicata. Il momento è quello che è, gli avversari scalpitano per portare a casa un’altra vittoria dopo quelle ottenute giovedì contro Saronno (che con Ragusa e Crema condivide l’ultima posizione del Girone A) e domenica scorsa contro Desio (che nel frattempo ha espugnato il PalaPadua). La Fulgor ha agganciato momentaneamente il treno del settimo posto in classifica, un gruppone di cui fanno parte Lumezzane, Capo d’Orlando, Mestre e San Vendemiano. Coach Bizzozi può contare sulle grandi individualità della guardia camerunense Levi Valdo, autore di oltre 17 punti e 7 rimbalzi a partita, e di Simone Restelli, 14 in 29’ di utilizzo, con il 42% da tre punti, cresciuto nelle giovanili dell’Olimpia Milano e tornato a Fidenza lo scorso anno, nella stagione che è coincisa con la promozione dalla Serie B Interregionale. Bellini, Valsecchi, Scattolin e Ranieri (quest’ultimo in grande crescita nelle ultime gare) rappresentano il front office italiano di una squadra che viaggia esattamente con la stessa media realizzativa di Ragusa (76.9 punti). Ma che ha messo insieme cinque vittorie nelle prime nove gare di campionato, mostrandosi solida nel rendimento. In casa non è perfetta: fin qui 3 vinte e 2 perse (con Lumezzane e Faenza). La Virtus in settimana ha collezionato l’ottava sconfitta, figlia di un atteggiamento volenteroso che non trova riscontro nella continuità di gioco e nella lucidità mentale. Al primo segnale d’allarme la squadra fatica a rimanere aggrappata: ne è prova il parziale di 1-16 subito mercoledì scorso a cavallo dei primi due quarti, che Gaetano e compagni non sono più riusciti a ricucire. Complice un arbitraggio che ha concesso pochissimo (Kosic e Vavoli fuori per 5 falli, Gaetano e Simon limitati per lo stesso motivo). La gara contro Fidenza è in programma domenica alle 18 e sarà diretta da Gabriele Occhiuzzi (Trieste) e Chiara Corrias (Pordenone). Il match sarà trasmesso in diretta sul sito e sull’app di LNP Pass.

Virtus condizionata dai falli, si stoppa la rimonta: vince Desio

Nella nona giornata della Serie B Old Wild West, Ragusa cede nel quarto finale: 74-88. Gaetano top scorer con 24 punti. Domenica si torna in campo a Fidenza La Virtus perde contatto nel secondo quarto, gli arbitri non le concedono nulla e alla fine deve arrendersi alla supremazia di Desio, brava nel prendere il controllo e non mollarlo più. Al PalaPadua, nel match valido per la nona giornata del campionato di Serie B Nazionale, finisce 74-88. Per Ragusa è l’ottava sconfitta di una stagione che, al momento, non vuole saperne di svoltare. Alla squadra di casa non basta la prestazione leonina di Franco Gaetano, autore di 24 punti, 10 rimbalzi e 9 falli subiti. Per l’Aurora spiccano la prestazione di Chiumenti con 16 punti e i quattro giocatori in doppia cifra. Nel terzo turno infrasettimanale di questo avvio di stagione, a mancare non è certo l’applicazione: a fare la differenza è qualche episodio che indirizza la partita in maniera decisiva, interrompendo i tentativi di rimonta della Virtus. Coach Recupido parte con un quintetto “piccolo”, schierando Erkmaa e Kosic insieme. La tripla dall’angolo di un Simon ispiratissimo corrisponde al primo vantaggio ragusano (6-4), ma i troppi fischi arbitrali non danno ritmo alle due squadre: in cinque minuti scarsi il bonus è esaurito per entrambe. Kosic, già a quota tre falli, rappresenta un problema per le rotazioni degli esterni. Desio prova la prima fuga con la tripla di Mazzoleni (14-18), subito rintuzzata. Ma la Virtus si perde Fumagalli sull’ultima azione: è il canestro che avvia un parziale di 1-16 a cavallo dei due quarti, con cui Desio riesce a fuggire fino al 23-40 (al 16’). Decisivo l’impatto di Bartninkas, autore di tre canestri di fila, ma anche la fisicità di Chiumenti. In mezzo c’è pure un tecnico a coach Recupido. La Virtus sembra ripiombare nelle sue ansie, ma trova ossigeno dalla reazione di Vavoli (29-42). L’altra spallata l’assesta Gaetano, che produce un furto difensivo con schiacciata in contropiede e il canestro del -9 che riporta la Virtus in linea di galleggiamento. L’Aurora, però, non si distrae e con due triple consecutive di Tornari taglia il traguardo dei 50 punti. A metà gara, ancora per merito di Gaetano, i padroni di casa restano all’erta: 42-52. La brutta notizia è rappresentata dai quattro falli di un Kosic disperato. La Virtus oscilla fra il sogno di rientrare a due possessi e l’incubo di vedersi scivolare di mano la partita. La gara è frenetica, ma continua ad avere un padrone chiaro. Il lay-up di Cipolla conferma il +10 Desio al 24’ (49-59). Due falli consecutivi contro Simon tagliano il nigeriano fuori dal match (già a quota quattro con oltre 4’ sul cronometro del terzo quarto): torna Kosic, che non se la passa molto meglio. Mazzoleni segna il +13 per l’Aurora, ancora da tre punti, poi Erkmaa trova un paio di sgasate (condite da un antisportivo a Cipolla, che lo ferma intenzionalmente in contropiede) e riporta la Virtus sotto la doppia cifra di ritardo. All’ultimo intervallo gli ospiti conducono 57-68. Ragusa torna emotivamente in partita, aiutata dal pubblico, ma è fortemente limitata in difesa. Arriva il quarto fallo sia per Vavoli che per capitan Gaetano, così Recupido si vede costretto a passare a zona. Simon realizza la fiammata del -9, ma Kosic è il primo a finire la gara anzitempo per un altro fischio: mancano ancora 8 minuti e 21 secondi alla sirena. Chiumenti segna il 66-80 in semi gancio al 35’. Torgano blinda la vittoria ospite con un’altra conclusione dell’arco, eguagliando il massimo vantaggio del primo tempo sul +17. A 3’46” dal termine termina anche la partita di Vavoli. Gaetano è l’ultimo ad arrendersi, ma il divario è ormai troppo ampio. “E’ brutto ritrovarsi a gestire questa situazione nella propria città – dice a fine partita coach Recupido –. Avevamo delle aspettative, ma non siamo ancora riusciti a cambiare registro. Siamo una squadra che deve lottare, ma non riusciamo a farlo con continuità. Gli altri invece riescono a giocare per 40’. Purtroppo siamo in difficoltà dal punto di vista emotivo: i ragazzi lavorano con professionalità nel corso della settimana, li ho sempre difesi, ma in partita andiamo troppo a sprazzi. Gli arbitri? Non sono solito cercare alibi, non abbiamo perso a causa loro, ma preferisco non parlarne”. IL TABELLINO Virtus Ragusa-Rimadesio Desio 74-88 Virtus Ragusa: Erkmaa 10, Piscetta, Bertocco 2, Simon 21, Gloria 2, Tumino, Guccione ne, Vavoli 11, Cascone, Gaetano 24, Guastella, Kosic 4. All.: Recupido Rimadesio Desio: Bartninkas 7, Perez 5, Tornari 8, Chiumenti 16, Torgano 13, Albique 4, Fumagalli 10, Cipolla 13, Mazzoleni 9, Elli 3. All.: Gallazzi Arbitri: Scarfò di Palmi e Riggio di Siderno Parziali: 22-27; 42-52; 57-68. Note. Tiri da due: Ragusa 22/47, Desio 23/39; Tiri da tre: Ragusa 4/9, Desio 9/22; Tiri liberi: Ragusa 18/25, Desio 15/26; Rimbalzi: Ragusa 28, Desio 39. Usciti per cinque falli: Kosic e Vavoli (R), Albique (D)