Al PalaPadua arriva Fidenza, parla la presidente Sabrina Sabbatini

“I ragazzi hanno un calo emotivo, il mercato non ci ha offerto alternative all’altezza di Gaetano. Ma il miracolo è ancora possibile” Nel turno infrasettimanale valido per la trentesima giornata della Serie B Old Wild West, la Virtus torna al PalaPadua e affronta la Fulgor Fidenza di coach Bizzozi. La formazione romagnola occupa il nono posto in classifica, con 16 vinte e 13 perse. Domenica scorsa ha battuto a domicilio la Virtus Imola con 21 punti di Restelli e 18 di Valsecchi. Nel match d’andata s’impose su Ragusa per 85-69 nonostante i 23 punti di Bertocco. Il match di mercoledì sera (palla a due ore 21) sarà arbitrato dai Marconetti di Rozzano e La Grotta di Monza. La gara sarà trasmessa in live streaming, per gli abbonati, sul sito e sull’app LNP Pass. La Virtus è reduce da un momento difficile, culminato con cinque sconfitte di fila e l’ultimo posto nel girone, anche se le chance di playout rimangono immutate: la distanza da Fiorenzuola e Saronno, che la precedono in classifica, è rispettivamente di quattro e due lunghezze. Sabato prossimo la formazione di Valerio e Di Gregorio farà visita proprio alla Robur, prima di un ciclo di tre gare casalinghe contro Piacenza, Agrigento e Fiorenzuola. La presidente Sabrina Sabbatini, intanto, interviene sul momento della squadra, toccando vari temi. Sulle recenti difficoltà: “I ragazzi sono in un momento di forte calo emotivo, hanno perso fiducia e questo stato d’animo mi preoccupa. Nelle ultime trasferte siamo partiti bene, ma alla prima difficoltà i fantasmi sono riemersi e hanno preso il sopravvento”. Sul mercato: “Siamo partiti lenti per via degli infortuni. Quando stavamo per recuperare tutti s’è fermato Gaetano, uno dei migliori lunghi della Serie B. Non era facile rimpiazzarlo: ci abbiamo provato, ma non c’erano alternative che potessero garantire un rendimento simile, o comunque vicino, a quello di Franco. Abbiamo affrettato l’arrivo di Adamu perché Vavoli aveva un problema alla caviglia che non sapevamo per quanto tempo si sarebbe prolungato. Non abbiamo smesso di cercare, ma siamo consapevoli del fatto che in Italia i lunghi sono merce rara e chi ce li ha se li tiene”. Sul progetto del club: “La società ha cercato di essere coerente con un progetto iniziato cinque anni fa. Io e la dirigenza abbiamo voluto investire sul territorio, coltivando rapporti umani importanti coi giocatori che avevano dimostrato affezione alla maglia. Nel caso di Giorgio Calvi, ad esempio, mi sono sentita di garantirgli un posto nel campionato di B, un posto che meritava e che probabilmente nessun’altra società – con un infortunio così importante da smaltire – gli avrebbe garantito”. Sul mancato arrivo di Corbett: “I nostri ragazzi sono giovani e con poca esperienza, ma in un campionato ultracompetitivo come questa Serie B, secondo me non stanno sfigurando. Forse è mancato l’elemento in grado di fare la differenza. L’estate scorsa lo avevamo individuato in Corbett, ma per un problema legato al permesso di soggiorno non si è concretizzato. Il ruolo da leader se l’è cucito addosso Gaetano, ma purtroppo sappiamo com’è andata. Sono grata ai nostri coach per avere trattato tutti, anche i più giovani, da veri professionisti e aver dato fiducia a ognuno di loro. Se tutti, anche dagli spalti, dimostrassero la stessa fiducia, il miracolo sarebbe ancora alla portata”. Sul sostegno dell’ambiente: “Il territorio ci ha dato poco, nonostante vada seminando da cinque anni e provi a raccontare cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare. Avrei avuto bisogno di un sostegno economico importante per avviare una foresteria; ma anche di riempire il palazzetto, non solo per due partite l’anno. Io mi aspetto che casa nostra sia piena tutte le domeniche, se invece giochiamo a un orario un po’ insolito ci ritroviamo con la metà delle persone. Se si pretende che una società sportiva o un movimento cresca, è necessario che tutti siano maturi e le rendano il percorso più agevole”.
Sabbatini: “Malgrado i guai siamo in piedi. Credo in questa squadra”

La presidente analizza il momento della Virtus, impegnata sabato a Imola: “Ho incontrato staff e giocatori. Speriamo che la sorte giri, noi mettiamoci la voglia” Non era l’inizio che ci si aspettava dopo la cavalcata trionfale dello scorso anno. Ma la Virtus Ragusa non molla e, già a partire da sabato, a Imola contro la Neupharma, coach Recupido e i suoi ragazzi tenteranno di dare una scossa a questa prima di parte di stagione, condizionata da mille fattori. Tra questi le condizioni non ottimali di molti atleti, che giocando ogni tre giorni si ritrovano a non poter gestire la fatica del fisico e dei viaggi. A parlare della situazione attuale, culminata nella sesta sconfitta in sette gare, domenica scorsa contro Omegna, è la presidente Sabrina Sabbatini: “Non è una situazione facile da affrontare – ammette -. Ho parlato con la squadra e lo staff in questi giorni, e siamo venuti alla conclusione che ci sono tante concause che hanno determinato questa situazione di stallo, in cui alterniamo ottime cose e occasioni perse”. Le motivazioni di questa partenza a rilento vanno ricercate a ritroso. “Sin dall’estate abbiamo avuto a che fare con problemi fisici che hanno condizionato la preparazione – dice la Sabbatini -. Poi purtroppo abbiamo avuto e continuiamo ad avere una partita ogni tre giorni e questo non ci aiuta a recuperare dalla fatica, o dagli infortuni che ci si può procurare. Inoltre andare in trasferta significa prendere un pullman, spostarsi a Catania, prendere un volo e un altro pullman fino a destinazione. Farlo con questi ritmi rischia di diventare pesante. Ci mancano le giornate in cui possiamo dare ai ragazzi vero riposo e allo staff medico il tempo di lavorare. Anche mentalmente è più difficile da gestire”. Nonostante le difficoltà, la fiducia della presidente nei confronti del gruppo non è mai mutata: “Credo che abbiamo un’ottima squadra, con buone individualità, dobbiamo trovare un pizzico di fortuna e di voglia in più di vincere. Non dobbiamo farci abbattere da quelli che sono stati degli impedimenti che non posso nascondere – conclude Sabrina Sabbatini -. Sono convinta che questa squadra possa farcela”.