La presidente analizza il momento di Ragusa al termine del girone d’andata a invita i tifosi a dare più supporto: “Abbiamo bravi giocatori e ragazzi di sani principi”.
Alla pari di Orlandina e Viola c’è solo la Virtus. Ragusa, al giro di boa, guida il girone H del campionato di B Interregionale (“dietro” a Capo d’Orlando per la classifica avulsa). Il record di 9 vinte e 2 perse appare in linea con le aspettative della società e della presidente Sabrina Sabbatini: “Sono contenta della classifica, sebbene parziale, ma soprattutto di aver dato al pubblico una squadra che gioca bene a pallacanestro”, dice. “Siamo stati i migliori artefici del nostro destino prendendoci cura di ogni particolare – analizza la Sabbatini -. Abbiamo investito sullo staff medico, ricavandone una squadra in piena salute; abbiamo curato l’aspetto del marketing, per tenerci stretti i nostri sponsor e sperare che se ne aggiungano altri; e abbiamo concesso la scena ai nostri giovani. Mi reputo più che soddisfatta”.
“Nel nostro girone – riflette la presidente – ci sono 6-7 squadre dal valore indiscutibile. E’ un campionato allenante: questo è positivo, ci consentirà di preparare al meglio la seconda parte di stagione. Al di là del risultato finale, abbiamo la possibilità di provarci: il fatto che ci siano così tanti avversari all’altezza ci permetterà di maturare ogni domenica. In passato, specie sul lungo periodo, abbiamo pagato l’assenza di competitività. Stavolta sarà diverso”.
La salute dei giocatori rappresenta il principale investimento per garantirsi una stagione di livello: “Il nostro staff medico ha ribaltato il comune sentire, cioè quello di occuparsi degli infortuni dopo che accadono. Fin dal raduno di metà agosto – ricorda la Sabbatini – ci siamo concentrati sulla prevenzione. I nostri medici e fisioterapisti lavorano in team e questo è un elemento di grande tranquillità per i giocatori, che si sentono seguiti e non vanno in ansia. E’ una prova di efficienza e può risultare l’arma vincente”.
Anche la creazione della squadra è avvenuta secondo criteri non banali: “Mentre tutti s’indirizzano sui grandi nomi, com’è logico che accada, noi abbiamo voluto studiare un po’ di più, investendo su ragazzi che avevano meno visibilità ma potevano risultare funzionali – racconta la presidente -. Ci siamo fidati di loro, e viceversa. Siamo riusciti a costruire una bella alchimia. Oltre che giocatori di qualità, i nostri sono ragazzi di sani principi. Quando qualcosa non ha funzionato, hanno trovato il modo di aggiustarla. Anche a coach Recupidodevo riconoscere la grande capacità di esserci sempre, senza però risultare “ingombrante”;di stare dentro le problematiche non facendosi coinvolgere troppo; di essere sempresensibile alla “sacralità” dello spogliatoio. Credo sia uno dei segreti di questa alchimia”.
Anche l’atteggiamento dei singoli ha aiutato: “Prendete capitan Sorrentino. In una squadra giovanissima – dice la presidente – è riuscito a ritagliarsi il proprio ruolo. Ritengo che per lui sia davvero l’anno della maturità: ha messo da parte le proprie consapevolezze, le proprie abilità, i meriti che tutti gli riconoscono, e si è messo al servizio dei compagni. E’ perfetto nello stare in campo, sta facendo cose mirabili”.
L’ultimo invito è rivolto al pubblico ragusano. “Come società abbiamo fatto il massimo per venire incontro alle aspettative dei tifosi. Abbiamo costruito una squadra che li facesse divertire, con giocatori di qualità e di valori positivi; giochiamo in un palazzetto accogliente; le nostre attività – dalla welcome zone ai canali social – puntano sempre a creare occasioni di socialità e condivisione. Purtroppo, però, la presenza del pubblico al PalaPadua non si è ancora consolidata e questo mi dispiace. Cercheremo di attivare nuove iniziative per raggiungere chi è lontano dal nostro sport e non lo frequenta. Ma da chi conosce la Virtus e dice di averla a cuore, ci aspetteremmo un supporto più assiduo. Adesso arriva la parte più importante della stagione ed è fondamentale che i ragazzi vengano sostenuti”.